
Come la pagina di un diario l'arte ci racconta le nostre vite e come l'evoluzione di un'artista, anche le nostre vite sono fatte di stagioni e periodi diversi.
Questo è il quadro di un momento della vita di Margherita,il suo oggetto delle meraviglie, realizzato dall'artista
Giò Alberti
A settembre 2005 mio fratello Giovanni stava per trasferirsi a Bologna per frequentare l'Accademia d'Arte. Incominciava così un autunno nuovo per noi, senza le confidenze e le risate del mattino, le cene assieme, i dispetti e gli scherzi tra fratelli. Partiva con i suoi progetti e probabilmente con qualche paura. Disegnava da anni, ma per la prima volta i suoi dipinti non sarebbero stati solo espressione privata ma giudicati da insegnanti e professori, avrebbe imparato nuove tecniche, si sarebbe esercitato sul marmo prima, sull'argilla e sul gesso poi realizzando sculture e installazioni.
Negli anni ha sperimentato tecniche e materiali diversi e ora riguardando il quadro che ho scelto di presentare, lo scopro acerbo e espressione della sofferta immaturità dei vent'anni; prezioso ricordo degli anni in cui ancora vivevamo tutti assieme e ci affacciavamo tentennanti e insicuri sull'età adulta.Tra i tanti disegni appoggiati sul cavalletto da lavoro avevo voluto proprio “Introspezione-Esistenza”, mi aveva colpito il titolo e i tanti colori che si univano e sfumavano in un risultato di luci, ombre e figure geometriche. Da quel giorno è appeso nella mia vecchia camera a casa dei miei genitori, sopra il mio letto. Tante volte ho pensato di portarlo con me nei tanti trasferimenti, ma è quasi come il suo posto fosse lì, nella mia stanza di ragazzina, come fosse una pagina segreta di un diario o una vecchia fotografia.
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